Non senza gran ragione per certo è stato, della benedetta virtù dell'orazione, così
ampiamente trattato, e dalle Sacre Scritture, e da SS. Dottori, e da molti libri spirituali, i quali
con gran frutto delle anime sono continuamente in mano delle persone spirituali, e di quelli che
bramano aiutarsi contro i nemici dell'anima col mezzo delle devote letture. Poiché l'orazione è
un singolarissimo rifugio dell'uomo sbandato in questo miserabile esilio della spinosa e
travagliosa terra, al quale ricorrendo, egli conforta l'animo suo col pensiero, con la speranza e
col gusto della sua amata e felice Patria. Ella è un rimedio potentissimo contro tutti i nostri mali,
e un'esercizio altissimo per diventar ricchi e colmi d'ogni bene.
Nè il molto ragionare di quella è cosa che debba o possa infastidire i lettori, o far loro
perder il tempo, perché oltre alla varietà, che togliendo il fastidio, fa continuamente versar la
mente in questo utilissimo studio, si va meglio e più chiaramente spiegando questa materia e con
più utili maniere si va porgendo. Così nel resto della cristiana dottrina, va la santa Chiesa come
vera, celeste aurora, scoprendo meglio lo splendore, che Cristo vero sole, col raggio dello spirito
suo, con maggior abbondanza le dona.
Questo pensiero mi mosse già a scrivere un libretto, che chiamai Pratica dell'orazione
mentale, e ora mi ha mosso ad aggiungergli l'altra parte, la quale da moltissime persone, che
avevano letta e usata la prima, mi è stata istantissimamente chiesta.
E poichè quella prima m'uscì di mano in fretta, senza esser da me prima tenuta alquanto
per poterla poi rivedere maturamente, passato il primo fervore dell'invenzione, anzi a gran pena,
dopo la prima volta ch'io la scrissi, la rividi una volta di sfuggita, mi è parso dovere, nel mandar
fuori questa aggiunta, racconciar qualche cosetta di quel principio; però non si meravigli chi
ritrovasse il libro in qualche cosa differente da quello ch'era prima.