VISITA AL PRESEPIO DEI SABBIONI
La grotta di Betlemme
    Da ormai 10 anni viene allestito in un quartiere della Parrocchia, grazie all’impegno di un affiatato gruppo di persone, un grande Presepio a grandezza naturale, ambientato nella tipica cascina cremasca all’inizio del XX secolo. Il presepe, arricchito ogni anno da nuove statue e ambientazioni, è aperto per un mese, dalla vigilia di Natale alla quarta domenica di gennaio.
    Il primo ambiente che il visitatore incontra è ovviamente la capanna con la rappresentazione della Natività del Signore.
Al centro vi è Gesù bambino con Maria e Giuseppe. Completano la scena gli Angeli, alcuni pastori in adorazione e il bue e l’asino. Il giorno dell’Epifania vengono aggiunte le tre statue dei Re Magi, che in precedenza stanno nei pressi della capanna, a significare il loro cammino verso il Bambino.
 
Presepio: scena di vita fratesca Presepio: scena di vita agricola S. Francesco  e frate Lupo

    Tutto intorno alla capanna sono ricostruite nei minimi particolari le scene tipiche dell’antica campagna cremasca e dei suoi abitanti, raffigurati nelle attività di ogni giorno.
 
Troviamo ad esempio la raffigurazione del cosiddetto “San Martino”, ovverosia il trasloco che veniva effettuato dai contadini l’11 novembre, giorno in cui la liturgia ricorda proprio San Martino. Il trasporto avveniva su un carro trainato da un cavallo, come si può notare nell’immagine. 
Nel presepe trovano posto anche altre scene di vita quotidiana, come l’allevamento delle oche: nella fotografia si nota una donna che le nutre allo scopo di ingrassarle per potersene poi nutrire.

Al centro del villaggio si trova il Convento dei Frati con la relativa chiesetta. Il claustro del Convento con il pozzo al centro è l’esatta ricostruzione di quello che ornava il Convento dei Sabbioni fino agli anni 60. 
Un altro luogo del Convento fedelmente ricostruito è la portineria, con il frate portinaio incaricato della distribuzione della minestra per i poveri, scena frequente un tempo anche ai Sabbioni.


Proseguendo nella visita si incontra la scuola del paese, per il cui allestimento sono stati utilizzati veri banchi scolastici di inizio secolo, e l’asilo, che, come un tempo ai Sabbioni, era gestito da alcune Suore. All’interno sono rappresentati i bambini che, in preparazione al Natale, allestiscono nella loro aula il presepio, con la guida di una suora.

    Le fotografie qui riportate (che si riferiscono al Presepio 1999/2000) mostrano solo una piccola parte di questo grandioso allestimento. Solo visitandolo di persona ci si può rendere conto del realismo delle statue, della fedeltà con cui sono stati ricostruiti gli ambienti e dell’impegno profuso dagli organizzatori. Durante le feste natalizie, specialmente nel fine settimana, un numero assai considerevole di persone di ogni età visita il grande presepe, i più anziani per ricordare episodi da loro realmente vissuti, i più giovani per imparare come si svolgeva la vita quotidiana dei loro nonni o genitori. Per quest’ultimo motivo il Presepe dopo l’Epifania, alla ripresa delle scuole, si registra sempre la presenza di intere classi scolastiche, accompagnate dai loro insegnanti.

L’ingresso al presepio è libero; chi vuole può fare un’offerta. Il denaro raccolto viene devoluto ai Missionari cremaschi.