Introduzione, di P. Fedele Merelli,
È innegabile che per conoscere i santi, già canonizzati o in via di canonizzazione, non è sufficiente aver ricostruito le tappe della loro vita e le opere da loro realizzate. È di grande utilità leggere quello che hanno scritto per esprimere le loro idee, le loro intenzioni, i loro progetti, le loro esperienze spirituali, in una parola: quel mondo interiore che è come l'anima di quello che è visibile della loro vita.
Inizio del manoscritto,  con segnatura del Archivio Provinciale FF MM Cappuccini Lombardia
Strettamente parlando è così anche delle persone che ci stanno accanto, perché c'è un "visibile" della loro esistenza, ma c'è molto "invisibile" che essi ci rivelano attraverso le loro parole scritte o pronunciate. Senza questo tipo di dialogo non si creano rapporti ed amicizie e, quando viene meno, rapporti ed amicizie si indeboliscono, diventano superficiali e scompaiono.
Il Signore dona i santi alla sua chiesa non solo come aiuti nelle necessità materiali e spirituali, ma ce li dona anche come guide sicure verso il suo Regno. Conoscerli ed imitarli è parte essenziale della vera devozione verso di loro.
Tra gli scritti che ci aiutano maggiormente in questo lavoro di conoscenza e di imitazione vi sono quelli autobiografici: quelli, cioè, in cui l'autore racconta il modo in cui ha affrontato le vicende personali. Egli, in tal modo, ci introduce nella sua vita e nel suo fervore che ci contagiano.
Altro parte del manoscritto
P. Arsenio da Trigolo ha lasciato molti manoscritti. Purtroppo pochi sono veramente autobiografici e ancor meno pubblicati. Uno di questi è costituito dal testo che qui proponiamo. Si tratta degli appunti scritti durante gli esercizi spirituali che egli ha fatto al termine dell'anno di prova tra i cappuccini (che si chiama noviziato) e prima di pronunciare i tre voti di povertà, obbedienza e castità secondo la regola di san Francesco d'Assisi e la tradizione dei cappuccini.
Il testo risale, dunque, al mese di giugno 1903, avendo professato il 25 giugno di quell'anno.
È un testo molto bello che fa bene ai religiosi, ma è utilissimo anche ai cristiani che vogliono penetrare profondamente nel vangelo.
Firma di p. Arsenio da Trigolo