Arsenio da Trigolo,
Alcune
meditazioni in apparecchio alla S. Professione,
Giorno
7°, Meditaz. 1a
[10v.] Settimo giorno.
Meditazione 1
Eccellenza e pregio della Castità
e che vuol dire vivere Casti.
Considera come la Castità è
da Gesù Cristo chiamata virtù celeste ed angelica, perché
ci fa simili agli Angeli, e dice che dopo la resurrezione in quella vita
beata non vi saranno più sposalizi né nozze, ma tutti saranno
come Angeli di Dio. Con nessun altra virtù l'uomo si fa così
simile agli angeli, come con la Castità, perché con essa
vive in carne come non avesse carne e come fosse spirito purissimo. Anzi,
in certo modo, supera in questo gli Angeli, perché siccome essi
non hanno corpo, così non è una gran cosa che abbiano questa
purità; ma che l'uomo, che vive in questa carne mortale, la quale
fa tanta guerra e contraddizione allo spirito, questo è molto di
più.
Piace tanto a Dio questa virtù,
che facendosi uomo volle nascere da Madre vergine e consacrata con voto
di Castità. S. Girolamo e S. Agostino dicono che se Gesù
Cristo prediligeva S. Giovanni Evangelista fu perché era vergine,
perciò l'amava tanto. Sulla Croce a chi affidò la sua Madre?
a Giovanni. Considera perciò quanto anche tu sarai caro a Dio se
sollecitamente conserverai questa virtù. Quanto volontieri Gesù
Cristo Sacramentato entra volentieri ne' cuori puri e casti! Laddove dai
non casti fugge Gesù. Come la
[11r.] colomba di Noè
che, non trovando dove poggiare il piede, se ne ritornò tosto all'arca,
così fa l'Agnello Immacolato colle anime nostre. Se le trova pure
vi si trattiene, se no se ne parte subito. Quanto è bella e nobile
questa virtù! Gli stessi filosofi pagani giunsero a penetrarne qualche
poco, perciò quali terribili pene e atroci tormenti infliggevano
a chi avesse violata una Sacra Vergine Vestale. Esse godevano privilegi
grandissimi, avevano gran potestà sui cuori umani, erano venerate
con culto di divinità. E chi potrà immaginare lo splendore
di gloria che sta preparato in Cielo ad un'anima casta? S. Giovanni dice
nell'Apocalisse che vide in Cielo quelli che si erano mantenuti casti,
vergini, seguire l'Agnello Gesù dovunque andava, e cantavano un
cantico nuovo, quale niuno poteva cantare se non i Vergini. Qual virtù
rende singolare in cielo la gloria di Maria, se non la Verginità?
Madre di Dio è vero, ma madre Vergine: ecco il colmo di sua gloria
e trionfo.
Or entra un poco in te stesso: che
stima fai di questa virtù? Sai che cosa vuol dire vivere in Castità?
Vuol dire servir Dio con purità ed integrità di animo e di
corpo, cioè astenersi da ogni atto venereo come proibito, tanto
di opera come di pensiero; vuol dire raffrenare gli stimoli e gli impeti
della carne ribellantesi, sottomettendoli al giogo della ragione. [11v.]
Viver in castità con voto vuol dire che ha da essere una purità
squisita di mente e di corpo, una purità lontana da ogni macchia
libidinosa. Qualunque pensiero impuro, sguardo lascivo, detto o fatto inonesto
ti è assolutamente vietato: vivere in castità vuol dire menare
una vita da angelo senza essere angelo, vivere contro la carne circondato
dalla carne, peregrino della terra vivere la vita degli abitatori del cielo.
Fiore immacolato è questo che ad ogni più piccola macchia
si contamina e si deturpa. Oh, Dio! Quanti, che per molti anni in mezzo
a pericoli hanno conservato intatto questo candido giglio, sono poi miseramente
caduti! Se tu per grazia di Dio sei vergine ancora, col voto di castità
giuri a Dio di viver vergine sino alla morte; che se la perdesti in mezzo
alla lascivia, col voto di castità che stai per fare e colla penitenza
la recupererai e sarai vergine non meno di prima, come la penitente Maddalena,
che nel cospetto degli Angeli, iam virgo iudicata est. Fanne gran stima
di questa bella virtù e sii ben guardingo nel conservarla, poiché
quanto è più preziosa, altrettanto sono terribili e forti
i nemici che la combattono, e più rovinose e fatali sono le sue
cadute.
[12r.] Tanto stimava questa
virtù il Nostro Serafico Padre S. Francesco e tanto gli stava
a cuore che tutti i suoi Religiosi la conservassero scrupolosamente, che
oltre il farne menzione nella solenne professione, volle premunirla di
tre potenti difese e precetti per meglio poterla osservare. Tale deve essere
il tuo amore per essa da perder piuttosto la vita che questa virtù.
Considera quale stima ne fece la Vergine SS.: era pronta a rinunciare alla
divina maternità, se per essa avesse dovuto perder quella.
Esamina attentamente le tue inclinazioni
e tendenze naturali. Poiché il Cappuccino non ista sempre
chiuso, ma deve uscire a predicare e confessare e quindi trovarsi in mezzo
a pericoli. Ora, tu sarai forte da rimaner illeso? Pensaci.