Arsenio da Trigolo,
Alcune
meditazioni in apparecchio alla S. Professione,
Giorno
8°, Meditaz. 1a
[14v.] Ottavo giorno.
Meditazione 1.
Come la perfezione del Religioso
consiste nell'osservanza delle Regole.
Considera che la perfezione del Religioso
consiste solamente nell'osservare perfettamente le Regole e Costituzioni
del proprio Istituto. Se vorrai esser buon Cappuccino, osserva bene
le Regole de' Cappuccini; se vuoi esser miglior Cappuccino, osserva
meglio la Regola de' Cappuccini; se vorrai esser
ottimo Cappuccino,
osserva ottimamente la Reg. de' Cappuccini. A misura che praticherai la
Regola, andrai anche avanzandoti nell'Evangelica Perfezione. San Francesco
di Sales diceva che la Predestinazione dei Religiosi sta legata all'osservanza
delle lor Regole. L'osservanza della Regola è la via diritta della
santità. L'unica via per salvarsi al Religioso è l'osservanza
delle Regole. Non sono tutte le austerità che ti faranno buon Cappuccino,
ma la regola osservata: la vita regolare ti farà perfetto. Quale
miseria vedere certi Religiosi tutti osservanti durante il noviziato e
poi, fatta la Professione, non farne più conto, come se dopo essersi
consacrati a Gesù non vi fossero più obbligati. Stimano più
una divozione di capriccio, una penitenza di lor elezione, che l'osservanza
della regolare disciplina. Questi faticano ma senza frutto. Per terminare
una privata orazione in cella, si trascura di accorrere prontamente al
Coro, e cose simili. [15r.] Per un rispetto umano si tralasciano
certi atti di umiltà voluti dalla regolare osservanza. Certe regole,
perché minime, facilmente si trasgrediscono. Il Religioso di
poco spirito beve senza licenza, rappezza l'abito senza licenza, lava
mutande e fazzoletti senza licenza, dicendo che sono minuzie da nulla,
quando invece niuna Regola della Religione deve stimarsi cosa minima, sì
da non farne conto.
Tutte le regole devono tenersi per
cose grandi, essendo ordinate da Dio ed approvate dalla Chiesa come mezzi
alla perfezione religiosa, alla quale deve aspirare continuamente qualunque
religioso. E sì, anche perché l'inosservanza delle cose anche
minime mette in disordine tutta la regolare disciplina. È certo
che in quel Convento dove si ha cura delle cose piccole, regna il fervore.
Il religioso tiepido non fa conto delle cose leggere, ma ben ne fa conto
il demonio, e da nemico tien nota scrupolosa di tutte le inosservanze per
accusarlo un giorno al tribunale di Dio. S. Riccardo Religioso, avendosi
una volta fatto tagliare i capelli fuori di tempo, vide il demonio che
gli raccoglieva e numerava un per uno tutti quei capelli sparsi per terra.
S. Geltrude osservò che il demonio raccoglieva tutti i piccoli fiocchi
di lana lasciati cadere contro la povertà e tutte le sillabe troncate
nel recitar l'ufficio divino con troppa celerità. Così il
demonio si fece vedere ad una Religiosa con un ago ed un [15v.]
filo di seta preso da lei senza licenza. Egli nota tutte le parole dette
ne' luoghi e tempi di silenzio, tutte le occhiate curiose, tutti i ritagli
di tempo perduti in ozio, e tutte le altre inosservanze delle regole in
cui cadon i Religiosi negligenti. Ed oh, quanto sono queste dannose! Da
queste poi sono cagionate le aridità, i tedi nell'orazione
e in tutti i lor esercizi devoti. Si incomincia a tralasciar il poco e
poi si cade nel molto, fino poi a far poco conto anche dei Voti.
[16r.v. bianco]
Archivio Provinciale Cappuccini Lombardi, P 391/21